Kingdom Come un viaggio progressivo tra melodie sinfoniche e riff potenti

Per gli amanti del heavy metal che cercano un’esperienza sonora complessa e coinvolgente, “Kingdom Come”, la traccia epica di Leif Edling e dei Candlemass, offre una combinazione unica di melodie sinfoniche e riff potenti.

Questa gemma nascosta, pubblicata per la prima volta nel 1986 nell’album omonimo “Epicus Doomicus Metallicus”, ha gettato le basi per il genere doom metal, con la sua atmosfera cupa, i testi poetici e l’uso di toni bassi profondi.

Leif Edling, fondatore e compositore principale dei Candlemass, si è ispirato a artisti come Black Sabbath, Jethro Tull e Pentagram, creando una musica che fondeva la pesantezza del metal con la maestosità delle composizioni classiche.

“Kingdom Come”, in particolare, è un viaggio sonoro di oltre nove minuti che trasporta l’ascoltatore attraverso paesaggi musicali intensi e variegati.

La canzone inizia con un riff lento e possente suonato da Lars Johansson, chitarrista virtuosisimo conosciuto per la sua capacità di creare melodie suggestive e malinconiche.

Sotto questo tappeto sonoro si aggiungono le tastiere di Jan Olof Strandberg, che creano una atmosfera suggestiva e onirica, quasi cinematografica. La voce potente di Messiah Marcolin entra in scena con una intonazione epica, narrando un racconto di eroismo e destino.

• Verso un mondo oscuro

Il testo racconta la storia di un re che ascende al cielo dopo essere stato ucciso in battaglia. È una metafora sulla ricerca della pace eterna e sulla trasformazione spirituale, temi ricorrenti nella filosofia edlingiana.

Mentre Marcolin canta con pathos, la musica si evolve. I ritmi diventano più frenetici, i riff di chitarra più aggressivi e le tastiere raggiungono picchi di intensità drammatica. Il brano raggiunge il suo culmine in un assolo di chitarra che ricorda le epopee del prog rock anni ‘70:

Johansson dimostra la sua abilità con un’esibizione virtuosistica e appassionata, che fa da ponte tra l’epicità della melodia principale e il finale meditativo.

L’impatto di “Kingdom Come”

“Kingdom Come” è stata una canzone fondamentale per il doom metal. Ha ispirato generazioni di musicisti, mostrando come era possibile combinare pesantezza sonora con complessità melodica e testi poetici.

La canzone è diventata un classico del genere, suonata regolarmente nei concerti dei Candlemass e frequentemente ripresa da altre band del mondo metal.

Se siete alla ricerca di un’esperienza musicale coinvolgente, che vi trascini in un viaggio epico tra melodie sinfoniche e riff potenti, “Kingdom Come” è una scelta ideale.

Preparatevi ad essere catapultati in un regno di tenebre dove la bellezza della musica si fonde con il potere delle parole, creando un’esperienza sonora indimenticabile.